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Peperoncino Festival
Posted by:FRANCESCO, Agosto - 28 - 2020

Parte sabato 5 Settembre la ventottesima edizione del Peperoncino Festival di Diamante. Un’edizione rimodulata rispetto al passato per far fronte alla sicurezza dei partecipanti. Niente stand sul Lungomare e sul Lungofiume. Spettacoli tutte le sere dal 5 al 13 Settembre al Teatro dei ruderi, mostre al Centro d’arte contemporanea, film e vignette sul ring nella Villa comunale, convegni in piazza Savanarola, show-cooking curato dagli Chefs delle associazioni di categoria URCC e APCC,  nel Parco La Valva nella sede dell’Accademia del peperoncino con visite al campo catalogo “Peperoncino dal mondo”. Nel centro storico e sul Lungomare i ristoranti propongono menù piccanti. Rispettata pienamente la formula “Tutto gratis senza biglietto d’ingresso” con l’obbligo di prenotazione secondo le modalità comunicate sulla “Guida Festival”.

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ANSA – ROMA, 08 AGO
Posted by:FRANCESCO, Agosto - 14 - 2020

“Siamo grati alla Ministra dell’agricoltura e alla Vice Ministra dell’economia Castelli per aver accolto la nostra proposta di un bonus a favore della ristorazione, finalmente una boccata d’ossigeno ad un intero comparto da troppi mesi sull’orlo del fallimento”. E’ il commento di Federcuochi. È stato un lavoro di squadra – spiega Alessandro Circiello, il portavoce – portato avanti con Aldo Cursano, vicepresidente FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi). Abbiamo avuto anche il fondamentale sostegno di importanti soggetti quali Filiera Italia. Il Bonus ristoranti, discusso con la Castelli, mette a disposizione risorse rilevanti e uno strumento che dà liquidità al sistema e ossigeno alle imprese. Le risorse a fondo perduto garantiscono la possibilità immediata per i ristoratori di acquistare prodotti dalle aziende agricole, agroalimentari, della pesca. In questo modo si evita lo spreco alimentare: i vini, la frutta e verdura, i pesci, le carni, si stanno sprecando poiché il comparto ristorazione acquista solo il 40% della loro produzione. Grazie a questa legge viene dato respiro al mercato interno e si contrasta lo spreco alimentare, la perdita di migliaia di posti lavoro e la chiusura delle imprese”. (ANSA).

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“Terre di Calabria”
Posted by:FRANCESCO, Agosto - 13 - 2020

Nonostante le difficoltà e ristrettezze dovute al Covid…l’Unione Regionale Cuochi Calabria ,con l’associazione Provinciale Cuochi Cosentini …continua la sua attività di promozione delle eccellenze enogastronomiche e prodotti della terra di Calabria…questa volta protagonisti sul basso Tirreno cosentino il Pomodoro di Belmonte…la melanzana violetta DE.CO di Longobardi ..la cipolla rossa di Tropea Igt…che trova il miglior habitat per la coltivazione proprio nella fascia tirrenica cosentina …oltre che la più rinomata ‘nduijia di Spilinga e la salsiccia di suino nero calabrese …gli chef capitanati dal presidente Apcc Francesco Spina , con il segretario Mario Molinaro il Vice presidente Mimmo Trentinella, gli associati Vincenzo Falsetti , Guglielmelli Adriana, Calogero Francesca e Carlo Maria Molinaro, hanno dato prova della loro professionalità preparando gli strozzapreti con salsa cipollata (Cipuddrata)..briciole di salsiccia,cubettata di pomodoro di Belmonte scaglie di pecorino e gocce di ‘nduijia.. oltre che il tortino di melanzana violetta di Longobardi con cipolla di Tropea in agrodolce, pomodoro di Belmonte al basilico, capicollo e pancetta di suino nero con fichi dottati, il tutto degustato con in abbinamento i vini rosati di varie aziende ( IGreco..Spadafora…Sposato…) Bravi e complimenti….insieme si cresce… Il Presidente URCC Fabbricatore Carmelo.

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“TERRE DI CALABRIA”
Posted by:FRANCESCO, Agosto - 07 - 2020

Prende il via, il 12 agosto, a Belmonte Calabro, al Parco dei Mulini, la seconda rassegna Terre di Calabria organizzata dal Gal Sts Savuto  Tirreno Serre Cosentine. La manifestazione, voluta fortemente dal presidente Luigi Provenzano e dal consiglio d’amministrazione del Gal Sts per fare il punto sullo stato di attuazione del Piano di Azione Locale 2014-2020 del Gal Sts, avviato nel 2019 e che si protrarrà fino a dicembre 2022, prevede incontri, presentazioni, show cooking e, in serata, il concerto dell’Orchestra di Fiati Mediterranea Città di Amantea.

«Terre di Calabria è un appuntamento importante per noi – ha dichiarato Luigi Provenzano– perché è un’occasione di confronto e condivisione; vogliamo dare massima divulgazione alle attività che svolge il Gal ed ai programmi futuri. Si parte alle 16,30 con la presentazione del nuovo gonfalone del Gal Sts con il brand Terre Brettie, con il quale intendiamo promuovere l’intero territorio del Gal in modo unitario e integrato. L’evento prosegue con l’incontro sul progetto di Cooperazione Terre di Calabria che vede coinvolti tutti i Gal calabresi; i lavori saranno conclusi dall’on. Gianluca Gallo, assessore all’agricoltura della Regione Calabria».

«Stiamo procedendo a ritmo serrato – ha proseguito Provenzano – nel perseguimento di tutti gli obiettivi strategici del Gal: rafforzamento delle filiere agroalimentari, promozione del turismo sostenibile e potenziamento dei servizi pubblici di base. Attraverso un incessante lavoro di squadra che ci vede impegnati insieme a tutto il partenariato del Gal e alle istituzioni locali, regionali, nazionali ed europee desideriamo contribuire a costruire un futuro migliore per i nostri territori, con lo sguardo già proiettato alla prossima programmazione 2021-2027».

Il programma

Si parte alle 16.30 con l’apertura del Parco dei Mulini e presentazione Gonfalone Gal Sts. A seguire, l’incontro Il progetto di Cooperazione Terre di Calabria nel contesto dello sviluppo regionale. Dopo i saluti del presidente Hal Sts, Luigi Provenzano, intervengono Pier Luigi Aceti, direttore Gal Sts, Gaetano Osso, presidente Sigea, Giuseppe Cavallo, dirigente scolastico. Le conclusioni sono a cura di Gianluca Gallo, assessore regionale all’Agricoltura. Modera il giornalista Tommaso Caporale.

Alle 18.30, la presentazione della Misura 7.4 per il potenziamento dei servizi pubblici dei comuni; alle 19.00, la presentazione del Coordinamento Turistico territoriale promosso dal Gal Sts.

Alle 20.00, apertura degli stand e lo show cooking con gli Chefs delle Associazioni URCC e APCC, per valorizzare i prodotti tipici del territorio e degustazioni alla scoperta dei vini rosati calabresi con Le strade del rosato.

Alle 21.30, il concerto dell’Orchestra di Fiati Mediterranea Città di Amantea. (rcs)

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CIRELLA :: 03/08/2020 :: Si svolgerà martedì 4 agosto, a partire dalle ore 20.00, nel giardino dell’Hotel Ducale di Cirella (Cs), la tredicesima Giornata Internazionale delle Cucine Italiane (IDIC – International Day of Italian Cuisines) dedicata al gastronomo romagnolo Pellegrino Artusi, il Padre della cucina italiana. Data scelta non a caso dal momento che proprio il prossimo 4 agosto ricorrono i 200 anni dalla nascita dell’Artusi.

Nella splendida location di Palazzo Ducale, a Cirella di Diamante, a partire dalle ore 20.00, quattro chef calabresi e quattro vini della cantina calabrese iGreco saranno protagonisti di una serata all’insegna della cucina italiana d’eccellenza. Saranno presenti ospiti di prestigio: Iginio Massari, maestro pasticcere, fondatore dell’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani, consigliere di Relais Dessert e Cuoco; il maestro orafo calabrese Gerardo Sacco che premierà i protagonisti della serata; l’Assessore Regionale al Lavoro, Sviluppo Economico e Turismo, Fausto Orsomarso e il presidente della Fondazione ITS di Reggio Calabria nonché Presidente dell’Accademia del Bergamotto, Vittorio Caminiti.

Presenti anche i Maitre dell’Associazione Maitre Italiani Ristoranti e Alberghi (Amira) e i Sommelier della Fondazione Internazionale Sommelier (ISF). Nel corso della manifestazione anche la sfilata di moda delle ragazze di MisSposi Italia coordinate da Alfredo Bruno. Ad organizzare l’evento il giornalista enogastronomico e direttore di Vinitalia.tv, Tommaso Caporale che condurrà il talk show a cui parteciperanno gli ospiti.

Saranno gli chef Emanuele Mancuso, Francesco Spina Presidente APCC, Denisia Congi e Carlo Maria Molinaro a riproporre il piatto ufficiale della Giornata, i “Cappelletti all’uso di Romagna” scelti fra i tanti piatti proposti dall’Artusi nel libro “Scienza in cucina e l’Arte di Mangiare bene”, il Manuale in cui il gastronomo romagnolo riunì le principali ricette della cultura gastronomica italiana. Pellegrino Artusi nacque il 4 agosto 1820 a Forlimpopoli. Il suo trasferimento a Firenze gli diede l’impulso per iniziare a scrivere quei trattati scientifici che catalogano e divulgano le ricette tipiche dell’Italia intera.

La giornata è organizzata in collaborazione con Casa Artusi (http://www.casartusi.it/it/). L’evento si terrà nel giardino dell’Hotel Ducale di Cirella, struttura aderente al Consorzio Operatori Turistici Diamante & Riviera dei Cedri.

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Idec 2020 Palazzo Ducale
Posted by:FRANCESCO, Luglio - 26 - 2020
IDIC 2020 APCC
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Palazzo Ducale Idec 2020
Posted by:FRANCESCO, Luglio - 25 - 2020
IDIC 2020
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Nata come reazione alla sistematica contraffazione della cucina italiana e dei prodotti Made in Italy nel mondo, la annuale Giornata Internazionale delle cucine italiane (IDIC – International Day of Italian cuisines) torna il prossimo 4 agosto. Quella di quest’anno, la tredicesima, sarà una edizione veramente speciale. Per due ragioni. La prima perché è dedicata a Pellegrino Artusi (1820-1911), di cui ricorre quest’anno il 200mo anniversario della nascita. Non a caso l’evento è organizzato con Casa Artusi (http://www.casartusi.it/it/) e il piatto ufficiale della Giornata sono i “Cappelletti all’uso di Romagna” che come tradizione ormai, saranno inseriti nel menu delle centinaia di ristoranti che aderiranno all’iniziativa. La ricetta è tratta dal best seller di Artusi, la “Scienza in cucina e l’Arte di Mangiare bene”, il libro “che ha fatto per l’unificazione nazionale più di quanto non siano riusciti a fare i Promessi Sposi”, come scrisse il grande antropologo Piero Camporesi. Artusi, ritenuto il nume tutelare della cucina italiana di casa, per proprietà transitiva lo è anche della cucina italiana nel mondo. Quale cucina infatti portarono gli emigranti italiani con loro se non quella di casa?  Proprio quella cucina “regionale” che Artusi aveva recuperato nella sua ‘Scienza’ fatta di tortellini alla bolognese, anolini alla parmigiana, tagliatelle all’uso di Romagna, risotto alla milanese, maccheroni alla napoletana, ravioli alla genovese, polpette e tanti altri piatti simili che poi riempirono i menù dei ristoranti italiani di tutto il mondo. PELLEGRINO ARTUSI E LA XIII EDIZIONE DELLA IDIC- INTERNATIONAL DAY OF ITALIAN CUSINES. Ma l’edizione della Giornata IDIC di quest’anno è speciale anche perché cade nel momento in cui la ristorazione italiana mondiale sta cercando di uscire dalla sua più grave crisi di tutti i tempi. Per i ristoranti italiani autentici nel mondo e per i cuochi di cucina italiana, l’adesione alla Giornata diventa così una occasione unica per riaffermare la loro identità. L’obiettivo principale della Giornata IDIC, ora come alla sua istituzione nell’ambito delle attività del network itchefs-GVCI, rimane quello di salvaguardare il diritto dei consumatori ad una cucina italiana autentica e di qualità quando vanno in ristoranti che si presentano come italiani. LA GIORNATA MONDIALE DELLE CUCINE ITALIANE / IDIC – INTERNATIONAL DAY OF ITALIAN CUISINES – COME ADERIRE. La cucina italiana autentica è un patrimonio intangibile dell’umanità intera. La sua celebrazione non è contraria alla creatività cucina né all’innovazione. È invece in favore di alcuni principi di base: se si usa un nome della tradizione italiana per un piatto lo stesso deve essere preparato secondo le ricette autentiche e con ingredienti originali. In questo spirito la IDIC ha celebrato negli anni scorsi piatti come le Tagliatelle al ragù bolognese, il Pesto alla Genovese, il Risotto alla Milanese e altri. Negli ultimi due anni invece la Giornata è stata dedicata a piatti d’autore e identitari: rispettivamente a una ricetta del compianto Maestro Gualtiero Marchesi (Insieme Armonico) e al piatto preferito da Leonardo da Vinci (La zuppa di ceci), in occasione delle celebrazioni il 500mo anniversario. Ristoratori e cuochi possono unirsi alla IDIC 2020 inserendo nel loro menu, il 4 agosto, i Cappelletti all’Uso di Romagna secondo la ricetta di Pellegrino Artusi. LA RICETTA DEI CAPPELLETTI ALL’USO DI ROMAGNA (tratta dalla “Scienza in cucina e l’Arte di Mangiar Bene” di Pellegrino Artusi) Per registrarsi e ricevere il poster personalizzato (in versione elettronica) da esporre nel proprio ristorante si può compilare questo modulo online https://forms.gle/njx6hnwJJordXpkG7 o inviare una email di adesione a  forum@italiancuisine.world

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Partecipato incontro promosso dal Consorzio Terre di Cosenza al quale hanno preso parte gli assessori regionali all’Agricoltura, Gianluca Gallo, ed al turismo, Fausto Orsomarso.
Fare sistema attorno al mondo del vino per farlo diventare uno degli attrattori turistici più importanti del Sud. Per realizzare questo obiettivo serve coesione non solo tra imprenditori, produttori, consorzi ed attori territoriali, ma soprattutto con le istituzioni pubbliche, chiamate ad ascoltare ed interpretare i bisogni dei territori. Attorno al ruolo del vino e dell’agricoltura identitaria nella pianificazione strategica del turismo regionale si sono confrontati a più voci, su iniziativa del Consorzio Terre di Cosenza presieduto da Demetrio Stancati, diversi imprenditori
del mondo agricolo e del turismo insieme agli assessori della Regione Calabria con delega all’agricoltura, Gianluca Gallo, ed al turismo, Fausto Orsomarso, nella splendida cornice di Villa Rendano a Cosenza.
Nel primo forum sul mondo del vino cosentino dopo la fase di lockdown, il consorzio cosentino ha voluto radunare gli uomini e le donne del “fare” per tentare di organizzare ed «accelerare la crescita del turismo regionale» – ha dichiarato Stancati nella sua introduzione – attorno al «mosaico di terroir, storie e scommesse di vino» che compongono il mondo rappresentato dagli
operatori del consorzio cosentino. Una sorta di stati generali per riflettere a più voci sulle «strategie da mettere in campo per fare della Calabria del vino una delle attrazioni del Sud
Italia». Gli ha fatto eco il mondo della politica regionale che attraverso l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, ha sottolineato come il programma del presidente Jole Santelli si muova attorno «ai prodotti di pregio della nostra terra» che devono diventare ambasciatori della
Calabria. Nella terra dove si registra la superficie biologica più alta d’Italia proprio il Bio deve diventare «la chiave per migliorare le produzioni» e costruire percorsi attrattivi attorno ai «marcatori identitarie del territorio» come l’identità culturale e religiosa Arbereshe e le tante «altre frecce del nostro arco». Beni e risorse del territorio vanno unite al patrimonio naturalistico da organizzare insieme a quello agricolo con una «rete di produttori e una rete di albergatori e ristoratori» per offrire ai visitatori «un percorso» costruito attorno a «grandi occasioni di
qualità». Di Calabria «cambiata» anche grazie ai «produttori del vino ed ai consorzi che hanno fatto passi da gigante attivando grandi investimenti» ha parlato l’assessore regionale al turismo, Fausto Orsomarso che ha evidenziato il bisogno di unire al racconto del territorio e tutto quello che
«rappresenta ricchezza» in termini culturali, enoturistici e strategici, anche la formazione per «mestieri e professioni che abbiano spazio nel futuro».
Negli interventi che sono seguiti si è rilanciato il tema dell’enoturismo come momento per «mostrare la differenza e le peculiarità della regione» puntando sulla «diversificazione dell’offerta» (Maria Rosaria Romano, presidente Ais Calabria); ma anche spazio per tutelare le aree interne dove è sempre più in crescita «la qualità e la passione» che attrae il viaggiatore e
alla quale «Slow Food può fare da cassa di risonanza rispetto alle esigenze dei territori calabresi» (Maurizio Rodighiero, portavoce Slow Food Calabria); una terra, la Calabria, che sul mondo del vino ha fatto «in pochi anni salti di qualità enormi» che ora guardano al turismo «come prodotto
da promuovere» ma serve costruire una «rete territoriale» che permetta di rendere «esperienziale» la visita nei vigneti e nelle cantine che «sono pronte ma manca attorno a loro il contesto» (Gennaro Convertini, tecnico settore vitivinicolo Arsac). Di «investimento in cultura che diventi impresa di cultura» ha parlato Fortunato Amarelli, della omonima azienda di Liquirizia rossanese raccontando l’esperienza del museo aziendale (uno dei più visitati in Italia dopo quello della Ferrari) che registra «69 mila visitatori l’anno». Una esperienza che ha permesso di «avvicinare il nostro consumatore, per creare una community forte». Di «rete forte e condivisa tra operatori e grandi potenzialità turistiche per il territorio interno» ha parlato anche Lucia Librandi della Tenuta Librandi Pasquale che produce olio bio e di grande qualità sulle colline joniche cosentine. Luigi Nola, vice presidente del consorzio tutela Vini Dop Terre di Cosenza ha sottolineato invece la necessità di «partire dalle potenzialità del territorio» guardale in maniera attrattiva dal punto di vista turistico e «intercettare le produzioni iconiche» per dar vita ad una «programmazione più avanzata e coerente» condividendo le scelte tra politica a mondo produttivo. In questa visione si dovrà puntare ad aggredire i mercati esteri –ha sottolineato la senatrice Fulvia Caligiuri – proponendosi «obiettivi» che mettano «in evidenza i punti di forza» attorno al “marchio” South Italy. La «sfida da raccogliere è quella di promuovere il South working» – ha concluso – «i soldi ci sono, gli investimenti ci sono, la politica ha il potere di destinare le risorse a chi vuole costruire lavoro vero a chi vuole fare turismo e agricoltura». L’evento si è concluso sulla terrazza suggestiva di Villa Rendano con la vista mozzafiato a 360 sul centro storico di Cosenza con la degustazione dei vini delle aziende Serracavallo, Ferrocinto, Spadafora 1915, La Peschiera, Terre di Balbia, Feudo dei Sanseverino, Poderi Marini, Masseria Falvo, Colacino Wines, Giraldi & Giraldi, Tenute Paese e Le Conche, i piatti preparati dall’Associazione Provinciale Cuochi Cosentini guidati dal presidente Francesco Spina e la pizza “Nelle Terre di Cosenza, nata per l’occasione dalla creatività del pizzaiolo Daniele Campana e ispirata e dedicata ai prodotti a marchio Dop e Igp della provincia cosentina: Salumi di Calabria Dop, Caciocavallo Silano Dop, Liquirizia di Calabria Dop, Fichi di Cosenza Dop, Olio Bruzio Dop,
Clementine di Calabria Igp, Limone di Rocca Imperiale Igp.

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Giovedì 16 luglio, sul terrazzo della splendida residenza “Villa Rendano” del pianista e compositore Alfonso Rendano, l’Associazione Provinciale Cuochi Cosentini ha preparato dei Finger food ed un magnifico “Spaghetto Trafilato al Bronzo con Alici e Finocchiello Selvatico” per la degustazione dei vini Calabresi a cura della Fondazione Italiana Sommelier. Di fatto è stato il primo evento gestito dal nuovo Presidente dell’APCC Francesco Spina, affiancato dal suo Vice Presidente Domenico Trentinella e Segretario Mario Molinaro, lo staff si completava con i soci Francesca Calogero, Adriana Guglielmelli e la giovane promessa Carlo Maria Molinaro.

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