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Nell’enogastronomia certamente i capi scuola e taluni grandi esponenti restano tali come dimostra la continuità al di là delle mode e suggestioni varie in particolare sui social. Ma la cucina italiana è fatta soprattutto di millanta cuochi che quotidianamente esprimono competenza, creatività e qualità, pur non rientrando in classifiche, guide, award e top vari. Professionisti giovani e meno giovani, e quasi sempre bravi ed impegnati, come dimostrano gli anni delle loro vite professionali e, spesso, con l’appartenenza ad Associazioni primarie come con la Federazione Italiana Cuochi. Dopo 50 anni e più, ma in verità da sempre, ci piace pertanto incontrare e scrivere di questi cuochi al di là dei soliti noti, tra cui tanti e cari amici. Considerando la recente residenza calabrese, siamo dunque ben soddisfatti di sedere domani sera al tavolo del Ristorante “Grand Hotel” del Grand Hotel Terme Luigiane ad Acquappesa (CS), in una serata di intensa cucina calabrese prevista per tutti gli ospiti, unitamente a didattica su cibo e Covid, e dunque non con una preparazione particolare e personalizzata. Come per altro dovrebbe avvenire in ogni degustazione-incontro di questo tipo. Sarà dunque un piacere ritrovare la cucina dell’amico e chef Mimmo Trentinella, anche Vice Presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Cosentini (di cui è Presidente Francesco Spina), facente parte della più grande famiglia dell’Unione Cuochi Calabria, con Carmelo Fabbricatore Presidente e Giovanni De Luca Segretario. A presto dunque la nostra diretta testimonianza…Evviva!!!
PS: peccato che di queste realtà a volte i “locali” (enti, amministrazioni od eventi) se ne dimenticano pure in occasione di premi e riconoscimenti, come nella recente IIª edizione del premio “Fuscaldo: Alici in Festival”, non ricordando cosa l’APCC ha realizzato gratuitamente nel 2019 con oltre 500 degustazioni di piatti con richiamo a possibile riconoscimento De.Co. e con spese tutte a loro carico.